HOME PAGE >

Multiculturalita' e diritti in rosa
Il Firenze, 12 marzo 2007

 
Donne di sabbia. E’ il titolo del lavoro teatrale di un regista toscano, Paolo Ciotti, sulla tragedia di Ciudad Juarez. Dove quasi cinquecento donne hanno trovato la morte. Uccisioni che si ripetono in una zona di passaggio verso gli Stati Uniti, dove i “latinos” si riversano a fiumi. Le “donne di sabbia”, sepolte nel terreno desolato, sono vittime probabilmente di storie di marginalità del mondo dell’emigrazione e della mentalità “machista” dei settori poveri della popolazione messicana.
Trascorso l’ Otto Marzo, rimane centrale la “questione donna”. Che chiede spazio per le molteplici istanze dell’ ”altra metà del mondo”. E’ recente l’appello del premio Nobel Shirin Ebadi. Chiede un sostegno per le donne iraniane. Arrestate a decine per aver chiesto la liberazione di alcune loro compagne. Già imprigionate per aver rivendicato l’abolizione di norme che permettono poligamia e lapidazione delle adultere. L’appello di Shirin Ebadi, in Europa, non pare aver scaldato i cuori. Forse
perché occuparsi di paesi come l’Iran (di cui si parlerà, il 15 Marzo, alle 18.00, alla Feltrinelli di Firenze, a partire dal romanzo L’estate è crudele di B. Zarmandili, ed. Feltrinelli) può sembrare un po’ eccentrico. Oppure perché trova credito un malinteso multiculturalismo. Come se il dialogo fra culture dovesse andare a discapito dei diritti umani.Donna e diritti: un binomio che fa discutere.
Soprattutto, quando diviene un trinomio:“questione femminile”, diritti universali, relatività delle culture. Ce lo ricorda Adriano Sofri, nell’ introduzione al libro (ed. Einaudi), “politicamente scorretto” (e, per questo, interessante), di Ayaan Hirsi Ali: Non sottomessa.
Dice Sofri: nelle nostre società, il problema non è quello della scelta fra l’intolleranza anti-immigrati ed un multiculturalismo un po’ ideologico. Una matura opzione democratica comporta qualcosa di più: tenere assieme il dialogo fra le culture ed il diritto degli individui di sottrarsi alle tradizioni delle originarie comunità di appartenenza.Scommessa che sul tema della libertà della donna trova un
delicato banco di prova. Si congiunge con molte altre questioni (migrazioni, lavoro, dialogo fra religioni, laicità) il “tema donna”. E si impone nell’agenda di una politica che voglia essere in sintonia con la complessità degli anni duemila.


Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana
 

Testimonianze rivista laica fondata da Ernesto Balducci
ARCI associazione di promozione sociale ACLI :: Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani CRIC Coordinamento Riviste Italiane di Cultura Information Safety and Freedom


Tutti gli articoli pubblicati sul sito sono coperti dai diritti d'autore.
® Copyright 2007/2008 - Contatta Severino Saccardi