HOME PAGE >

Padre Balducci, una lezione per guardare al domani
Pubblicato su "La Repubblica" - Firenze, mercoledi'15 febbraio

“A Ernesto Balducci, maestro di pace”: è l’iscrizione che, ad un anno dalla scomparsa ( avvenuta il 25 Aprile 1992), fu apposta sulla casa natale di S. Fiora. Una dedica che coglie il senso della vicenda umana e culturale di padre Ernesto Balducci. Che predicò, cristianamente, il “vangelo della pace”. E che, laicamente, elaborò un pensiero non fondato su un pacifismo generico, ma sull’analisi critica delle contraddizioni che stanno alla base dei conflitti. “Se vuoi la pace prepara la pace” (intitolazione dei convegni di “Testimonianze” degli anni 80) è l’enunciazione di una filosofia che capovolge i luoghi comuni bellicisti, antichi come il mondo. Ma è anche sinonimo di impegno politico sui temi dell’ “età planetaria”: Nord-Sud, diritti umani, confronto con l’ “altro”. I “problemi assoluti” (come Balducci li definì) di un pianeta sempre più unito e insieme sempre più diviso cui solo la “lunga marcia dei diritti umani” può dare soluzione. Cittadino elettivo di una Firenze di grande statura e cultura (in cui fu interlocutore, oltre che di La Pira, di personalità di varia collocazione come Don Milani, Don Facibeni, Gianni Meucci, Mario Gozzini, Cesare Luporini, Enzo Enriques Agnoletti…), Balducci verrà ricordato, nel ventennale della scomparsa, in una serie di manifestazioni di carattere non puramente rievocativo. Torneranno, le questioni che gli stavano a cuore, al centro del Convegno che “Testimonianze” gli dedicherà, nel corso dell’anno, e che si intitolerà come quelli di un tempo: “Se vuoi la pace prepara la pace”. Un’occasione per parlare di memoria (la guerra della ex Jugoslavia, 20 anni dopo), attualità (le rivoluzioni mediterranee), prospettive del domani (i nuovi diritti nella ”città plurale”). La rivista da lui fondata con la sua lezione tornerà a misurarsi anche nel volume speciale “ Sul crinale della storia- A confronto con Ernesto Balducci 20 anni dopo”. La manifestazione che aprirà l’anno “balducciano” ci sarà il 16 Febbraio, in Palazzo Vecchio. Con una “lectio magistralis” di Enzo Bianchi, (invitato dalla Fondazione “Balducci”, che promuoverà molte iniziative tra cui un convegno sul cruciale “tema laicità”) . Fu   un“uomo di frontiera”, Ernesto Balducci, che rimase sempre “fedele all’asse evangelico” riuscendo contemporaneamente a parlare a credenti e a non credenti. L’ideale, che assunse come emblema, della costruzione di un “uomo planetario” non rimanda ad un’ indistinta omologazione delle identità ma ad un’interazione, in un prisma di percorsi e di storie, fra “alterità” che reciprocamente si arricchiscono. Firenze, città ferita da un episodio estremo di violenza razzista (l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor), può riscoprire in lezioni come quella di Balducci gli anticorpi per riportare alla luce la parte migliore di se stessa e guardare al domani. Il 24 Aprile, alla vigilia della ricorrenza della scomparsa, Balducci sarà ricordato solennemente (per iniziativa comune di tutte le realtà originate dalla sua esperienza) alla “sua” Badia Fiesolana. Un momento di ritrovamento che avrà un titolo identico all’ iscrizione che si trova su un’antica casa di minatori di S. Fiora: “ A Ernesto Balducci, maestro di pace”.

Di Severino Saccardi

Testimonianze rivista laica fondata da Ernesto Balducci
ARCI associazione di promozione sociale ACLI :: Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani CRIC Coordinamento Riviste Italiane di Cultura Information Safety and Freedom


Tutti gli articoli pubblicati sul sito sono coperti dai diritti d'autore.
® Copyright 2007/2008 - Contatta Severino Saccardi