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Il Vecchio continente e il Mare Nostrum
Il Corriere di Firenze, 21 luglio 2008

E’tragicamente scomparso, giorni fa, lo storico, europarlamentare ed ex ministro degli esteri polacco,  Bronislaw Geremek. Di famiglia ebrea, perseguitata dai nazisti, Geremek si iscriverà, durante il "socialismo reale", al Poup (partito operaio unificato polacco). Ma ne uscirà, nel '68. Sarà, quindi, “dissidente “ e animatore  di Solidarnosc. In età post-comunista, sarà uno degli artefici dell'ingresso del suo Paese nell'Unione Europea. Convinto  cittadino d'Europa, ci lascia un’eredità su cui meditare. E’ nella riscoperta delle  comuni radici culturali e nel processo di integrazione politico-economica che l’Europa può trovare le risorse per affrontare le sfide della “mondializzazione”.
Il “vecchio continente” ha fatto  passi avanti nel ridefinire il suo profilo unitario. Ma sbaglierebbe ad abbandonarsi all’illusoria dimensione dell’autosufficienza. Per singolare coincidenza, mentre Geremek, andandosene, ci consegnava il lascito di una scommessa sulla comune  cittadinanza europea, a Parigi si svolgeva un importante  incontro. Invitati da Sarkozy, si riunivano rappresentanti dei paesi  europei e delle realtà delle diverse sponde del Mediterraneo per rilanciare il dialogo sulla cooperazione euromediterranea. Al di là delle controverse valutazioni sull’evento, si è evidenziata un’importante intuizione. L’Europa ha riscoperto, pur con mille contraddizioni, il carattere pluralisticamente unitario della sua anima “continentale”. Deve, ora,  ritrovare le sue radici mediterranee. E’ nel Mediterraneo che affondano il mito e l’origine dell’idea stessa di Europa. Il dialogo con i Paesi delle altre sponde dell’antico “mare nostrum” è fondamentale per affrontare i problemi comuni (migrazioni, sviluppo, ambiente...) ed è probabilmente propedeutico ad un’apertura verso il rispetto dei diritti umani, laddove esso è deficitario o assente. Europa e Mediterraneo sono  dimensioni da tenere unite nella realtà dell’interdipendenza  in cui si definiscono i destini del pianeta.

 

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