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I cavalli di Gulliver e la fine naturale
Corriere di Firenze 20 gennaio 2008

Ci sono libri dell’ infanzia che bisognerebbe rileggere. Come I viaggi di Gulliver, di Jonathan Swift. Leggevamo, da bambini, ad occhi sgranati, dei suoi incontri. Con i minuscoli lillipuziani. E con i giganti di Brobdignac. Meno, forse, ricordiamo l’epilogo del libro. Quando il protagonista giunge nella terra dei saggi cavalli Houyhnhnm. Che vivono all’interno di una civiltà più evoluta di quella umana.
Tra le caratteristiche dei cavalli sapienti, c’è quella di non angustiarsi per la morte. Che è vista come un evento “naturale”. In quella immaginaria società, però, non esistono guerre, omicidi, violenze.
Viene da pensare. Chi scrive sta per recarsi, in rappresentanza del Consiglio regionale, alla commemorazione dell’ agente Fausto Dionisi.Un giovane stroncato, trent’anni fa, in Via delle Casine, a Firenze, dal piombo di “Prima Linea”. Intanto, i giornali recano notizia delle ultime morti sul lavoro (nella stiva di una nave a Porto Marghera). Fresca è la memoria della tragedia della Thyssenkrupp. Giovani vite, stroncate, di caduti sul lavoro. Un anno se n’è andato, un altro è iniziato, in un alternarsi di crude notizie: gli attentati di Al Qa’eda ad Algeri, l’eterna violenza irachena, l’uccisione di Benazir Bhutto, il Kenya. A casa nostra, i “consueti” incidenti stradali e la cronaca nera. La morte “naturale” come conclusione serena dell’esistenza, stenta ad avere cittadinanza.
C’è anche il sofferente che vorrebbe andarsene e non può. Si pensi alla discussione sul caso Welby ed alle controversie sul “testamento biologico” (un tema su cui un incontro è stato promosso dal Centro valdese di Via Manzoni, giorni addietro). A proposito di diritti (civili, politici e sociali) non è male ricordare la primaria rilevanza del diritto alla vita. Alla Buona vita. E- -c’è chi dice- alla Buona morte. Nel sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, un fondamentale tema di riflessione.

Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana

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