I modi e le forme della conclusione del mio percorso istituzionale ( a seguito dell’esito delle Primarie toscane PD per la selezione dei candidati da far eleggere con il sistema delle “liste bloccate”) mi hanno convinto più che mai della necessità, al di là di ogni considerazione di carattere personale, di mantenere vivo un discorso e un impegno sulla necessità della “riforma della politica”. Sono infatti più che mai auspicabili, in termini generali, un’iniziativa ed una strategia che conducano ad un nuovo rapporto fra la politica “partitica” e istituzionale (che è avvertita sempre più come distante e “aliena” da larghi settori dell’opinione pubblica) e le realtà vive e attive del mondo della cultura, del lavoro e delle professioni, della società civile.
La rinascita di una politica che torni a mettere al centro le questioni dei diritti umani e civili, dello sviluppo equo e sostenibile, della valorizzazione della “cultura diffusa” (che rappresenta l’humus più fecondo di tanti nostri territori) rappresenta la via maestra per uscire dalla crisi, economico-sociale e di valori, che travaglia la nostra società.
In questo spazio (riproponendo, in un ambito diverso, anche l’ispirazione ed il “senso” complessivo dell’attività messa in opera negli anni della mia presenza in Consiglio Regionale) troveranno spazio proposte, spunti, riflessioni che ad una nuova e positiva relazione fra sfera politica e società civile possano recare un utile contributo. Un modo (a partire dall’elaborazione culturale di una rivista come “Testimonianze” e dalla ripresa degli spunti positivamente emersi, al di là dell’esito conseguito, durante la campagna “Idee in cammino” nel corso delle, già citate, Primarie PD) per dar conto di un Impegno che continua.