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"Questione Rom": sul fronte dell'emergenza
Lettera aperta dei "Medici per i diritti umani"

                                                                                           

                                                                                                     LETTERA APERTA


All'attenzione di

Gianni Gianassi
Sindaco Comune di Sesto Fiorentino

Matteo Renzi
Sindaco di Firenze

Andrea De Martino
Prefetto di Firenze

Andrea Barducci
Presidente Provincia di Firenze

Gianni Salvadori
Assessore Politiche Sociali Regione Toscana

   

Gentili Signori,
 
l’Associazione MEDU conduce dal 2006 con il coinvolgimento partecipato della comunità Rom dell’insediamento di via Lucchese un lavoro di prevenzione, promozione alla salute ed orientamento al servizio sanitario pubblico nell’ambito del progetto “Camper per i diritti”, che coinvolge volontari con varie professionalità (medici, infermieri, ostetriche, psicologi, antropologi e giuristi). Tra gli obiettivi del progetto è prevista la collaborazione con le istituzioni nell’avvicinamento dei Rom al servizio sanitario pubblico, nella condivisione di dati sanitari e nella sorveglianza e segnalazione di gravi situazioni igienico-sanitarie.
La critica condizione dell’insediamento Osmatex e più in generale degli insediamenti dell’area era stata denunciata da tempo attraverso colloqui diretti con l’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino, la consegna di report dell’attività e la diffusione di comunicati stampa. La mattina di venerdì 16 gennaio 2010 è stato effettuato senza alcun preavviso uno sgombero forzato di tale insediamento ad opera delle forze di Polizia. Le persone che lì vi abitavano sono state obbligate ad abbandonare la struttura e, senza la previsione di una soluzione di accoglienza né nell’immediato né a lungo termine, sono state costrette ad abbandonare i propri effetti personali e a trascorre alcune notti in strada.

A seguito dello sgombero, MEDU ha chiesto immediatamente un incontro ufficiale con il Sindaco di Sesto Fiorentino, senza avere risposta. Le persone sfollate hanno trovato nel frattempo riparo temporaneo grazie all’aiuto di alcune associazioni di volontariato e di istituzioni religiose.

In considerazione delle diverse versioni dei fatti espresse in questi giorni e della necessita’di assicurare comunque la massima tutela ai soggetti più fragili attraverso la continuità assistenziale, ci sembra opportuno mettere a disposizione delle istituzioni i dati e le rilevazioni in nostro possesso, affinché procedano ad attivare un tavolo di coordinamento per pianificare una soluzione definitiva dell’emergenza umanitaria che si è venuta a creare in questi giorni e, più a lungo termine, una programmazione per l’accoglienza e l’inserimento della comunità nel tessuto sociale comunale.  MEDU, nel frattempo, continuerà ad operare negli altri campi rom abusivi e nei contesti di maggiore marginalità presenti nell’area fiorentina, con la sua azione di assistenza, testimonianza e denuncia.
 
 Medu ha effettuato 110 visite a 86 pazienti (42 femmine e 44 maschi) nel corso del 2009 presso l'area Osmatex, dove vivevano circa 100 persone, tutti rom di cittadinanza rumena. L'età media dei pazienti è 32 anni. La distribuzione per età dei pazienti visitati è cosi rappresentata: 4 minori di 18 anni, di cui 2 minori di 5 anni; 3 pazienti > 60 anni; 28 pazienti con un'età compresa tra 18 e 29 anni e 46 pazienti con un età compresa tra 30 e 59 anni. Per 5 pazienti non è stato possibile determinare l'età. Sono state visitate 5 donne in stato di gravidanza. Le patologie più frequenti sono state quelle a carico dell'apparato digerente (23%) e di quello genito-urinario (20%). Seguono le affezioni dell'apparato respiratorio (18%) di quello cardiovascolare (13%) e osteomuscolare (13%). Le patologie a carico della cute e dei tessuti molli rappresentano l'8%, i tumori il 3% e le malattie infettive il 2%. Tutti i dati sanitari sono stati regolarmente censiti attraverso schede cliniche effettuate al momento delle visite con i pazienti e con un monitoraggio costante nel tempo. Le schede sono parte del materiale che il MEDU ha accumulato nel corso del tempo al fine di documentare la grave situazione umanitaria dell'ex-Osmatex con l'intenzione di informare la collettività e di denunciarne il rischio sanitario e sociale.

La sera dello sgombero (venerdì 16 gennaio 2010) Medu ha fatto un censimento a fini sanitari delle persone sfollate dall'area Osmatex. Erano presenti 16 nuclei familiari per un totale di 79 persone ( 43 femmine e 36 maschi). I minori erano 8 di cui 2 neonati (uno di 20 giorni e uno di 10). Una bambina di tre anni era seguita dall’Ospedale  Meyer per frattura cranica parieto-temporale da caduta accidentale. Era presente una donna in gravidanza. C'erano molte persone anziane (circa 15). Tre persone anziane erano appena state dimesse dall'ospedale con terapia di mantenimento da proseguire fino al prossimo controllo: un paziente per ictus, un altro per broncopolmonite cronica riacutizzata e un altro per una patologia osteoarticolare agli arti inferiori. Una donna adulta era seguita da tempo dai nostri medici per ipertensione. Era presente una persona con handicap.
 
Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Grazie per l’attenzione e buon lavoro.

Distinti saluti,


Medici per i Diritti Umani

 

Medici per i Diritti Umani (MEDU), organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, fa parte dell'International Federation of Health and Human Rights Organisations (IFHHRO).


Medici per i Diritti Umani onlus
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